Alfa Romeo Montreal

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L'Alfa Romeo Montreal venne espressamente concepita per l'Esposizione Universale di Montreal del 1967. Per la progettazione l'Alfa Romeo si affido' alla Bertone, che grazie al talento di Marcello Gandini (Lamborghini Miura) realizzò, nonostante alcune controversie, una vettura grintosa quanto elegante, tanto che le due show car spedite in Canada suscitarono subito un forte entusiasmo da parte del pubblico. La presentazione ufficiale della Montreal avvenne solo nel 1970 al Salone di Ginevra, e la produzione venne affidata alla Bertone che dal 1971 al 1977 ne produsse 3925 esemplari. La versione definitiva si differenziava dai due esemplari spediti in Canada sostanzialmente per il motore, infatti inizialmente venne scelto il propulsore delle Alfa 33-2 del Campionato Sport Prototipi, un V8 di 1995.43 cc. da 270 cv. a 9600 giri/min. La meccanica della Montreal era sofisticata per certe soluzioni e un po' meno per altre, infatti all' 8 cil. a V di 90 gradi di 2593 cc., sempre di derivazione Alfa 33 ma con 200 cv. a 6500 giri/min. e 240 Nm. a 4750 giri/min., venne affiancato un notevole cambio Zf a 5 rapporti con prima in basso abbinato ad un differenziale autobloccante al 25%, che trasmetteva la coppia alle ruote posteriori, l'alimentazione era ad iniezione meccanica Spica con un iniettore per cilindro, l'accensione era elettronica; la parte meno raffinata del progetto riguardava l'autotelaio, che prevedeva le medesime sospensioni della Giulia Gt e lo stesso albero di trasmissione; una vettura di quel calibro avrebbe meritato i quadrilateri oscillanti sulle 4 ruote piuttosto che un assale rigido al posteriore. I freni erano a disco autoventilati sulle 4 ruote con diametro di 272 mm. all'anteriore e 284 mm. al posteriore, i cerchi in lega da 14 pollici montavano i pneumatici Michelin X Radial da 195/70 VR 14 di misura. Le dimensioni della Montreal erano relativamente contenute, infatti era lunga 422 cm., larga 167 cm. ed alta 120 cm., ma non si può dire altrettanto dei 1270 Kg. di peso. Le prestazioni erano molto interessanti , la Montreal raggiungeva i 220 Km/h e percorreva il chilometro in 28,2 sec., ma a sorprendere della gran turismo di Arese era la fluidità di guida che il V8 Alfa permetteva La linea della Montreal era molto bella e pulita, alcuni elementi come le griglie a scomparsa sui fari anteriori, la grossa presa Naca sul cofano anteriore, che a stento copriva il grosso V8, le grigliature sui montanti posteriori, il taglio dei finestrini, il particolare disegno dei paraurti, gli scarichi centrali ed il colore arancione…la rendevano veramente unica.