Maserati Tipo 151
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La BELLA E LA BESTIA
" Storia della Maserati 151/002 "
Se vogliamo fare delle analogie, questa storia mi fa pensare alle travagliate e disperate missioni dei famosi sottomarini tedeschi " U BOAT "e se avrete la pazienza di seguirmi capirete il perché.
Quando vidi per la prima volta ( eravamo nel lontano 1962 ) le prime foto di presentazione della Maserati 151, rimasi estasiato dalla sua mostruosa bellezza sinonimo solo di velocità e brutale potenza.
Eravamo in un epoca in cui il massimo della potenza e tecnologia si potevano ritrovare nelle Ferrari TR tipo LM, le varie Jaguar D e Aston Martin DB che per inciso, avevano gia fatto il loro tempo .
Personalmente ero abituato a vedere sulle riviste specializzate le altrettanto belle"Birdcage", Porsche RS, OSCA, le su citate Ferrari TR 250 con i primi tentativi di motore posteriore ma si era sempre nell'ambito di motorizzazioni intorno ai tremila di cilindrata.
Il funambolico ingegner Alfieri della Maserati, nel 1962 ebbe la geniale idea di creare questo inedito modello coupè con tecnologia apparentemente convenzionale per l'epoca ( motore anteriore con telaio in traliccio di grossi tubi a sezione mista ovale e circolare ) ma ce da credere che l'auto venne concepita solo in funzione delle gare endurance se non esclusivamente per la 24 Ore francese con il suo lunghissimo rettilineo dell' " HUNAUDIERES", quindi un motore potentissimo di 4000 di cilindrata ( derivato dall'otto cilindri della 450S ) ed una raffinata aerodinamica.
Stranamente non fu utilizzata dalla Maserati la massima tecnologia che aveva a disposizione in quell'epoca, e cioè il superleggero traliccio tipo " birbcage" ed il motore di ultima generazione, il Maserati 12 cilindri. L'ing. Giulio Alfieri però fece queste giuste considerazioni : una eccessiva fragilità del telaio " birdcage" per un motore di 4000 di cc. troppo pesante ed un altrettanto motore poco affidabile 12 cilindri concepito solo per i GP di F1 che avevano una durata e chilometraggio decisamente inferiore rispetto ad una 24 Ore.
Ma veniamo alla " storia sportiva " del modello MASERATI 151 / 002
Su richiesta di due Scuderie, l'americana BRIGGS CUNNINGHAM e la Francese MASERATI - FRANCE per la stagione 1962 vengono prodotte dalle officine Maserati, tre auto del tipo 151 e precisamente :
la 151/002 per la MASERATI - FRANCE
la 151/004 e la 151/006 per la scuderia CUNNINGHAM
A capo della MASERATI - FRANCE c'è l'eclettico Colonel JHON SIMONE già da tempo affezionato cliente Maserati .
Il colonnello Simon potrebbe essere un buon soggetto per un Film Hollywoodiano anni cinquanta; quarto figlio tra un diplomatico Americano ed una francese, completa i suoi studi nell'università di Ginevra, durante il secondo conflitto si presenta nello scenario europeo come pilota di aerei dell'US AIR FORCE diventando famoso per le numerosissime missioni di guerra. Il personaggio è estremamente suggestivo e raggiunge il suo epicedi notorietà quando sposa dopo il conflitto la nota attrice americana Junie Astor, presto viene catturato dalla febbre delle competizioni motoristiche ed avendo buone disponibilità economiche partecipa con potenti vetture a tutte le più avventurose corse stradali dell'epoca .Ripetuti gravi incidenti con conseguenze fisiche lo convincono al ritiro agonistico diretto ma non ad attivarsi come responsabile di scuderie da corsa.
La MASERATI modello 151 / 002
appena arrivata in Francia e senza un minimo di collaudo , viene iscritta alla " 24 ORE di LE MANS " del 1962, è di colore rosso; i piloti sono i francesi Lusien Bianchi e Maurice Trintignant .
Il frettoloso assemblaggio e la mancanza di collaudi preliminari , si notano subito in corsa , la macchina è molto instabile in rettilineo, benché rimanga costantemente nelle prime posizioni, dopo 10 ore l'auto viene precauzionalmente ritirata dal colonnello Simone , dal momento che le gomme posteriori vengono esageratamente consumate dopo appena 10 giri .
L'auto viene riportata nelle officine Maserati e ampiamente modificata a partire dalla motorizzazione che ora è di cinquemila di cilindrata e deriva dall'otto cilindri del "5000 GT strada" dell'epoca, il ponte posteriore tipo De Dion, viene modificato per eliminare il grave problema di deformazioni del posteriore che determinavano l'eccessiva usura dei pneumatici . La carrozzeria viene modificata al livello delle portiere con inusuali gibbosità che arrivano fin sopra il tetto e relative finestrature anch'esse molto alte. Le gibbosità vengono ad ampliarsi anche sul cofano motore per ospitare i coperchi degli assi a camme. In seguito al diverso posizionamento del motore, l'auto risulta più bassa , più larga e più leggera .
L'auto viene risiglata 151/1 e si presenta per le prove di Aprile del 63 sul circuito della Sarthe ancora dipinta in rosso e con alla guida l'americano Casner.
Dopo ulteriori ritocchi la Maserati, ora siglata 151/2, si presenta a Giugno per la classica 24 ore francese del 1963, sempre colorata di rosso ma questa volta con il caratteristico enorme fascione orizzontale che sormonta tutta la vettura con i colori della bandiera francese . Nella classica partenza tipo " Le Mans" , l'auto parte con leggero ritardo ma nel volgere di pochi giri infila tutte le Aston Martin DP 212 e Ferrari che le erano davanti .In gara l'auto impressiona per la notevole velocità , lasciando alquanto interdetto tutto la Staff ferrarista . Dopo 2 ore di dominio assoluto, cominciano ad intervenire i primi problemi alla trasmissione che causano il definitivo ritiro durante la quarta ora . Il Colonnello Jhon Simone tenta di rifarsi con il " mostro" il 30 Giugno nel GP di Reims ma Andrè Simon ha gli identici problemi di Le Mans ed è costretto al ritiro . Il 7 Luglio altra prova nel Charade D'Auvergne a Clermont Ferrand con Lucine Bianchi alla guida ; il pilota non ce la fa a resistere alle altissime temperature all'interno dell'abitacolo per cui fa togliere tutti i finestrini laterali e… posteriori dell'auto , anche il motore vuole la sua parte di aria e vengono allargate dai meccanici a…martellate tutte le prese d'aria presenti nell'anteriore . La Maserati si classifica in uno scialbo ottavo posto assoluto ma c'è da dire che si correva in un circuito estremamente tortuoso ( denominato il piccolo Nurburgring francese ) per cui non adatto alle caratteristiche della vettura. Il 5 di Agosto la Maserati -France fa l'unica escursione all'estero partecipando al Guards Trophy sul circuito di Brands Hatch che si conclude sempre con un ritiro .
Per il 1964, il Colonnello Simone non si perde d'animo e rispedisce la Maserati 151/1 a Modena dove l'ingegner Alfieri fa ulteriori profonde modifiche a tutto il corpo vettura : Il telaio viene allungato di 10 cm. Ed il motore viene inserito di 5 cm più in basso dentro il cofano anteriore per cui, lo stesso, non presenta più vistose protuberanze; la macchina si presenta più bassa ed aerodinamica ,il posteriore non accenna minimamente ad abbassarsi come linea tanto che nell'esasperata coda tronca viene inserito un inedito lunotto; l'auto è più mostruosa che mai ma le sue "linee" faranno scuola per i prototipi della nuova generazione .
Una curiosità: rimane sconosciuto l'artefice di tale aerodinamica od almeno il primo che ideò la carrozzeria, le ipotesi più attendibili fanno pensare all'intervento di più personaggi in tempi diversi (l'ing. Alfieri?, il giovane ing. Dallara? F. Costin? , o sconosciuti battilastra del reparto corse Maserati? ) .
La Maserati si presenta ai primi collaudi nell'aerodromo di Modena con la sigla 151/3 e viene collaudata da Andrè Simon, pochi giri e l'auto viene semidistrutta nel posteriore e lateralmente in una paurosa uscita di strada, pilota illeso. L'auto viene rispedita nelle officine della Maserati e rapidamente riparata per presentarsi il 19 di Aprile 1964 alle prove preliminari della 24 Ore . L'auto risulta velocissima e si presenta il 24 Giugno per la 24 ore di Le Mans leggermente modificata nel posteriore con un lunotto più ampio che ora comprende anche parte del tetto.
Pronti, Via e la bella Maserati presenta i soliti problemi in partenza ma poi si riprende rapidamente, recuperando molte posizioni, ed intromettendosi nel duello epocale tra le FORD e le Ferrari, arriva a posizionarsi fino alla terza piazza intorno alla quinta ora ma , all'imbrunire compaiono i primi problemi elettrici che la costringono all'ottava ora al definitivo ritiro .
La Maserati 151/3 ricompare l'11 di Ottobre alla 1000 Km. di Monthlery sempre con i i piloti Trintignan/ Simon e sempre con ilsolito demoralizzante epilogo -ritiro.
La proverbiale perseveranza e temerarietà del Colonnello Simone non si smentiscono quando con il suo camion si ripresenta davanti alle officine Maserati per preparare l'auto per la 24 Ore del 65.
La Maserati viene rinumerata 151/4 perché riaggiornata nel motore nel telaio e nella carrozzeria, il suo peso è ulteriormente calato ed ora l'auto si presenta con una livrea ancora più affascinante - un bianco candido sormontato da banda tricolore francese lungo tutta la vettura.
Gli ormai anziani piloti Trintignan e Simon vengono sostituiti dai giovani e più efficaci piloti americani Lucky Casner e Masten Gregory.
10 Aprile 1965. prove preliminari per la 24 ore, l'orologio segna le ore 10.45, il pilota americano Casner si appresta collaudare il "mostro bianco", entra nell'angusto abitacolo, dopo brevi preliminari il Colonnello da il via libera per partire, il pilota americano passa davanti ai box una volta , due volte dopo di che il silenzio . Sul rettilineo delle Hunaudieres in prossimità della staccata della curva di Mulsanne la Maserati 5000 con quasi 500cv. di potenza comincia a decollare - negli occhi di Casner il cielo, gli alberi ed il buio della morte.
La Maserati 5000 coupè con numero di telaio 151 / 4 è completamente distrutta, irrecuperabile e la sua storia finisce qui .
La tempra e la disperazione del Colonnello Simone al fine di onorare la morte di Casner, lo spingono ad andare avanti ancora ed accade un" miracolo" che solo l'ing, Alfieri ed i meccani del reparto corse della Maserati dell'epoca sanno fare -Nel giro di due mesi dalle officine Maserati esce una Sport di 5000 di cc, con nuovo telaio tipo "birdcage" ed, ironia della sorte con lo stesso numero di telaio 151 / 002 dell'auto che generò l'evoluzione della 151 Maserati-France .
Non sto qua a raccontare la breve storia della Sport 5000 - ma che fine fece la 151/4 ? Forse nessuno lo sa; alcuni dicono che sia stata recuperata gran parte della motorizzazione ma niente più esiste della "Balena Bianca".
Esiste una replica di Maserati 151 / 3 che fa bella mostra di se al Museo " Bianco Rosso " in Germania nei pressi di Francoforte e pare che sia stata riprodotta utilizzando i mascheroni del modello originale ancora in possesso della Maserati.
Una cosa è certa " l'U - BOAT 151 / 4 "del Colonnello Jhon Simone, dopo numerose battaglie, non esiste più.
By Walter Corsini
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Federico Belmessieri