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Mercedes 300 SL
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Affascinante e particolare, ma soprattutto bellissima: è la Mercedes Benz 300 SL del 1954. E'una di quelle realizzazioni dell'uomo che per l'inarrivabile bellezza trascendono il tempo. La bellezza è soggettiva? No. La Jaguar E Type e la Mercedes ali di gabbiano sono belle e basta. La 300 SL (sport leicht, sportiva leggera) deriva direttamente dalla versione da corsa, che conquista importanti successi alla 24 ore di Le Mans e alla Carrera Panamericana. L'interessante linea della sportiva di Stoccarda convince i vertici della Daimler - Benz ad approntarne una versione stradale per il mercato statunitense. Maximilian Hoffman, uno dei principali importatori statunitensi di automobili, collabora fattivamente con la casa madre, suggerendo di volta in volta numerose modifiche , fino ad arrivare nel 1954 alla splendida gran turismo che oggi conosciamo. La 300 SL stradale conserva lo stesso telaio a tralicci d'acciaio della versione da competizione, ma la linea è molto più slanciata e le rifiniture di altissimo livello. Le portiere si aprono verso l'alto e vengono sostenute da steli telescopici che a fine corsa si bloccano; la scelta di questa soluzione, che rappresenta una peculiarità, è dettata dalla necessità di avere le portiere incernierate in alto, in quanto i tralicci del telaio scorrono anche lungo le fiancate. Le sospensioni sono a ruote indipendenti ed utilizzano all'anteriore una soluzione a bracci trasversali con molle elicoidali ed ammortizzatori idraulici telescopici coassiali, mentre il retrotreno è a semiassi oscillanti con ammortizzatori idraulici telescopici separati dalle molle elicoidali; tale soluzione però rende la vettura sovrasterzante in uscita di curva nella fase di accelerazione. L'impianto frenante adotta quattro grossi tamburi in alluminio, ma nonostante le buone prestazioni, non può certo competere con gli impianti a freno a disco montati su alcune sportive inglesi. Lo sterzo adotta una scatola guida a circolazione di sfere, che lo rende molto diretto e preciso, inoltre il volante si piega per favorire l'accesso al posto guida. IL cambio è a quattro marce sincronizzate con differenziale autobloccante ZF, ed è possibile scegliere tra ben cinque differenti rapporti al ponte, che permettono di raggiungere velocità massime comprese tra i 220 km/h ed i 260 km/h. IL motore è un sei cilindri in linea posizionato anteriormente e disposto longitudinalmente, la cilindrata è di 2996 cc e la potenza di ben 215 cv. Ciò che rende la W198 davvero unica dal punto di vista meccanico è la sofisticata iniezione diretta sviluppata e messa a punto in collaborazione con la Bosch, ma già utilizzata in passato sui motori Daimler - Benz DB 601 installati sui temibili caccia Messerschmitt Bf 109 della seconda guerra mondiale. La produzione della 300 SL si arresta nel 1957 dopo 1400 esemplari costruiti. Ma il grande successo di questo modello spinge la casa di Stoccarda ad approntarne una versione Roadster, che verrà prodotta in 1858 esemplari dal 1957 al 1963. La W198/2 si differenzia dal punto di vista estetico, oltre che per la capote in tela, soprattutto per le portiere classiche e non più ad ali di gabbiano ed i fari non più tondi ma a sviluppo verticale, soluzione quest'ultima che caratterizzerà la futura produzione Daimler - Benz. Dal punto di vista meccanico è da segnalare l'adozione dei freni a disco sulle quattro ruote, introdotti anni prima dalla Jaguar sulla D Type, e l'adozione di una molla di interconnessione tra i semiassi posteriori che migliorerà seppur di poco il comportamento in curva della vettura. La potenza del motore viene incrementata di 10 cv cambiando i profili dell'albero a camme ed il telaio in tralicci modificato per applicare le nuove portiere. Un'ulteriore versione, prodotta in soli 29 esemplari, viene preparata su richiesta dei piloti privati; questa dispone di una carrozzeria completamente in alluminio, rivestimenti interni ridotti all'osso ed un motore potenziato fino a 240 cv. La Mercedes Benz 300 SL era la Gran Turismo perfetta; bellissima, molto veloce e semplice da condurre, in quanto l'iniezione diretta ne garantiva una fluidità di marcia invidiabile, lo sterzo era molto leggero e preciso ed i freni ottimi per un utilizzo stradale; a quei tempi era l'oggetto del desiderio, ma oggi lo è ancor di più.

Mercedes Benz 300 SL W198/1

Motore: anteriore 6 cilindri in linea inclinati a sinistra.

Cilindrata: 2996 cc, alesaggio 85 mm, corsa 88 mm, rapporto di compressione 8.55:1

Potenza: 215 cv a 5800 giri/min.

Distribuzione: albero a camme in testa.

Alimentazione: iniezione meccanica diretta Bosch.

Trasmissione: cambio a 4 rapporti sincronizzati, differenziale autobloccante ZF, trazione posteriore.

Sterzo: a circolazione di sfere.

Freni: a tamburo con servofreno a depressione Ate.

Pneumatici: 6.50/15.

Corpo vettura: telaio a tralicci tubolari in acciaio, carrozzeria con elementi in alluminio.

Sospensioni: a ruote indipendenti. Anteriori a triangoli oscillanti con molle elicoidali ed ammortizzatori idraulici coassiali. Posteriori a semiassi oscillanti con molle elicoidali ed ammortizzatori idraulici separati.

Dimensioni e peso: lung. 4.52 m, largh. 1.79 m, alt. 1.30 m, passo 2.40 m, carreggiata ant. 1.385 m, post. 1.435 m, peso 1310 kg, capacità serbatoio 130 litri.

Prestazioni: velocità massima da 220 a 260 km/h, accelerazione 0-100 in 10 sec.



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Federico Belmessieri